Abstract
What a Broken Knee Can Tell Us About Capoeira? Experiencing the Distributed Opponent and Rethinking the Body as an Ethnographic Tool
In this paper, I focus on the attention triggered by the repetition of a knee injury on the eve of my departure to Brazil for my first fieldwork, and I underline the similarity with the interactional mode developed by the capoeira body technique. Since the injury echoed a previous injury, which had occurred eight years before on the eve of another trip to Brazil, the event seemed to act as an opponent dragging me into the game. This experience makes me feel a kind of attention very similar to that developed by capoeira, a practice that trains its practitioners to face an opponent that can appear suddenly in daily life.
Cosa la rottura di un ginocchio ha da dire sulla capoeira? Una riflessione sull’esperienza dell’avversario disseminato e qualche pista per ripensare il corpo in quanto strumento etnografico
In questo articolo ritorno sul tipo di attenzione suscitata dalla ripetizione di un infortunio al ginocchio alla vigilia della partenza per il mio primo soggiorno di ricerca in Brasile per proporre un parallelo con il modo di interagire coltivato dalla tecnica del corpo afro-brasiliana della capoeira. Poiché l’infortunio riproduce un precedente infortunio al ginocchio avvenuto otto anni prima nelle stesse circostanze, esso sembra pormi al cospetto di un avversario. Questa sensazione dell’avversario mi permette di esperire riflessivamente l’habitus relazionale proprio ai capoeiristi, che si preparano a far front ad un avversario che può manifestars in ogni momento nella vita ordinaria.