Permeabilità terapeutiche. Seguire il metadone nei percorsi di cura per le dipendenze
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Come citare

Nistri, G. (2024). Permeabilità terapeutiche. Seguire il metadone nei percorsi di cura per le dipendenze. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 25(57). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/702

Abstract

Therapeutic Permeabilities. Following “Methadone” through Addiction Health Care Programs

The paper focuses on therapies applied in addiction care programs based on ethnographic research carried out in an urban region of central Italy involving people who use substances and health operators working in primary care services for “chemical” and “behavioral” addictions - Ser.D., Servizio per le Dipendenze. The research, examining practices and narratives that can emerge in the daily life of addiction care programs, tries to investigate how human and non-human actors contribute to the definition of the therapies, yielding different emerging ways of “realizing” methadone, which, in a nonessentialist key, ceases to be just a drug or a “substance.” Using a praxeological approach to overcome Service thresholds and body boundaries, the article explores material multiplicities and relational potentials that can, from time to time, actualize the heterogeneous networks of therapy, shedding light on the different forms of care.

Permeabilità terapeutiche. Seguire il metadone nei percorsi di cura per le dipendenze

L’articolo si concentra sulle pratiche terapeutiche per la cura delle dipendenze a partire da una ricerca etnografica condotta in una regione urbana dell’Italia centrale coinvolgendo persone che fanno uso di sostanze e operatori e operatrici che lavorano in un Servizio per le dipendenze Ser.D. La ricerca, incrociando pratiche e rappresentazioni che possono emergere nella quotidianità dei programmi di cura delle dipendenze, attraversa e percorre i modi in cui attori umani e non umani contribuiscono alla definizione delle terapie, restituendo le forme emergenti di “realizzarsi” del metadone, che, in chiave non essenzialista, cessa di essere solo un farmaco o una “sostanza”. Grazie ad un approccio prasseologico, nel tentativo di attraversare confini corporei e soglie di Servizi, l’articolo esplora le molteplicità materiali e le potenzialità relazionali che possono, di volta in volta, attualizzare le reti eterogenee della terapia, facendo luce sulle diverse forme della cura. 9Parole chiave: metadone, dipendenze, etnografia, sostanze, reti di relazioni.

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