Abstract
Ninety Seconds. Violence and Affection in Israeli-Palestinian Hybrid Zones During the Hamas-Israel War
In this personal contribution, I share my personal experience of the beginning of the Hamas-Israel war, highlighting often-overlooked everyday dynamics in hybrid Israeli-Palestinian spaces. As I delve into the emotional and human aspects of these inter-actions, I focus on how the separatist imagination crumbles under the pressures of ethnonational debris, offering new insights on the potential for a sense of universal human bonds. My account also raises questions about how the concept of settler colonialism might impact the understanding of the Israeli-Palestinian conflict, highlighting moments of empathy that transcend national boundaries.
Novanta secondi. Violenza e affetto nelle zone ibride israelo-palestinesi durante la guerra tra Hamas e Israele
In questo contributo personale condivido la mia esperienza personale con dinamiche quotidiane spesso trascurate negli spazi ibridi israelo-palestinesi, sia di solidarietà intenzionale che di relazioni trasversali. Mentre approfondisco gli aspetti emotivi e umani di queste interazioni, evidenzio come l’immaginazione separatista si sgretola sotto la pressione dei suoi detriti etnonazionali, offrendo nuove intuizioni sul potenziale di un senso di legami umani universali. Infine, il mio resoconto solleva interrogativi su come il paradigma interpretativo coloniale potrebbe influenzare la comprensione del conflitto israelo-palestinese, evidenziando momenti di empatia che trascendono i confini tradizionali. Parole chiave: immaginazione separatista, Israele, Gaza, Palestina, attivismo per la pace