Abstract
Frantz Fanon. Healing History, Disalienating the Future
Fanon’s revolutionary thought and action raised a wide political and theoretical debate over last decades. His analysis has been inspiring for scholars as well as for social activists, from anti-imperialist movements to postcolonial studies, from antiracist struggle to intersectionality and subaltern studies. This paper, seventy years after the publication of Peau noire, masques blancs, aims to shortly explore three domains, at the heart of his thinking: the deconstruction of psychiatry and its diagnostic categories; the relationship between racism, black condition, and alienation; the analysis of violence in colonial Algeria and its ongoing consequences. Starting from these issues, the article suggests a dialogue with those authors who explored the same problems, against the background of new forms of violence concerning migration, security industries and the border’s control, as well as the State’s racism. The paper takes in consideration a further issue: the racial time, and the temporality of oppressed.
Frantz Fanon: curare la Storia, disalienare il futuro
Il pensiero e l’azione rivoluzionaria di Fanon non cessano di animare da decenni il dibattito politico e teorico. Dai discorsi dei movimenti antiimperialistici agli studi post-coloniali, dalla critica del razzismo alle prospettive dell’intersectionality o ai subaltern studies, sono innumerevoli i contributi che hanno ripreso i suoi scritti nell’analisi del presente e dei suoi conflitti. Questo mio lavoro, a settant’anni dalla pubblicazione di Peau noire, masques blancs, intende brevemente esplorare tre campi tematici, al cui interno il pensiero di Fanon ha segnato una svolta decisiva: la decostruzione del sapere psichiatrico coloniale e delle sue categorie diagnostiche; il rapporto fra razzismo, condizione nera e temporalità alienata; la riflessione sulla violenza nel contesto della guerra di liberazione dell’Algeria e le sue conseguenze sociali e psichiche. Intorno a questi assi, l’articolo vuole tracciare alcune articolazioni fra gli scritti di Fanon, la sua biografia di intellettuale e militante, e quegli autori che hanno esplorato temi analoghi (la violenza che caratterizza la condizione migratoria, l’industria securitaria e la militarizzazione delle frontiere, il razzismo di Stato, sullo sfondo di una comune sensibilità epistemologica e politica), pensando anche ad una ulteriore, decisiva questione: l’esperienza della temporalità negli oppressi.