Abstract
The Intellectual Legacy of Piero Coppo. From Upland’s Dogon Healers to Radical Ethnopsychiatry
Piero Coppo (1940-2021), psychiatrist, psychotherapist, contributed with his studies and research to the theoretical and methodological advancement of ethnopsychiatry and to the recognition of its applicative potential. His continuous dialogue with cultural anthropology shed light on common ancestors and overlooked affinities among the two disciplines. During his whole career and especially in the last decade, Coppo encouraged the foundation of a “radical” ethnopsychiatry (aware of and deeply connected with its political implications), sensitive to the transformation brought by globalization and open to new possibilities of listening and intervening, devised to be used in case conceptualization and treatment planning in different cultural contexts, “here and elsewhere”. This paper aims at showing the results of the work of Piero Coppo retracing his forty-year-long intellectual journey.
L’eredità intellettuale di Piero Coppo. Dai guaritori dell’altopiano Dogon all’etnopsichiatria radicale
Piero Coppo (1940-2021), psichiatra, psicoterapeuta, ha contribuito con i suoi studi e con le sue ricerche a un significativo avanzamento teorico e metodologico delle potenzialità applicative dell’etnopsichiatria. Il suo dialogo continuativo con l’antropologia culturale ha evidenziato inoltre “antenati comuni e parentele segrete” tra le due discipline. Ma soprattutto Coppo ha incoraggiato, nell’ultimo decennio, il riconoscimento di una etnopsichiatria “radicale” (e immediatamente politica), sensibile alle trasformazioni della globalizzazione, aperta a nuove sponde di ascolto e di intervento, valida in ogni lavoro diagnostico, in ogni progetto terapeutico, a qualsiasi latitudine, qui e altrove. Il contributo tenterà di mettere in luce alcuni risultati del suo impegno e della sua appassionata avventura intellettuale in questi ultimi quarant’anni.