Venire a patti con l’“anormalità”. Percorsi di risignificazione tra i malati di Hiv in Tigray
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Come citare

Maddaluno, R. (2021). Venire a patti con l’“anormalità”. Percorsi di risignificazione tra i malati di Hiv in Tigray. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 22(51). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/563

Abstract

Coming to Terms with “Abnormality”. Resignification Processes among HIV-positive People in Tigray

In Tigray region, Hiv constrains in a decisive way the life of those affected by the virus. While intervention policies and care pathways, supported by government institutions, can be perceived as channels by which disciplinary practices are implemented, at the same time the experience of the sickness could breaks with embedded social norms. The needs to come to terms with the virus redefines the existential paths of the subjects, where the bodily experience of suffering, opening to new possibilities to act hitherto precluded, could generate counter-narratives capable to renegotiate the perception of Hiv.

 

Venire a patti con l’“anormalità”. Percorsi di risignificazione tra i malati di Hiv in Tigray

Nella regione etiope del Tigray, l’Hiv condiziona in maniera determinante le scelte quotidiane di chi ne è affetto. Se le politiche di intervento e i percorsi assistenziali, supportate dalle istituzioni governative, possono essere percepite come canali in cui si mettono in atto pratiche di disciplinamento, al tempo stesso l’esperienza della malattia consente di rompere con norme e consuetudini sociali incorporate. La necessità di venire a patti con il virus ridefinisce i percorsi esistenziali dei malati, dove l’esperienza corporea della sofferenza, aprendo spazi e possibilità di azione fino a quel momento preclusi, può generare contro-narrazioni capaci di rinegoziare la percezione dell’Hiv.

 

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