Antropologia Medica & Disabilità. Prospettive etnografiche. Introduzione
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Come citare

De Silva, V. (2020). Antropologia Medica & Disabilità. Prospettive etnografiche. Introduzione. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 21(50). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/500

Abstract

Con le loro parole, Devva Kasnitz e Peter Russel Shuttleworth, riassumono alcune importanti implicazioni che ci siamo trovati a condividere, allorché abbiamo deciso di fondare un gruppo di studio e approfondimento denominandolo, stante il suo dichiarato obiettivo di ricerca, Antropologia Medica & Disabilità, da ora AM&D. Il gruppo è nato presso l’Università di Perugia, a seguito del 2° Convegno nazionale della Siam dedicato a Tullio Seppilli (1928-2017) ivi organizzato, a meno di un anno dalla scomparsa del caro Maestro, e intitolato «Un’antropologia per capire, per agire, per impegnarsi». La lezione di Tullio Seppilli. Alle relazioni presentate, AM ha dedicato due volumi della sua recente produzione e così hanno fatto o stanno facendo tutte le più note riviste antropologiche italiane. All’indomani del Convegno, decidemmo di “fare qualcosa” per aprire ulteriormente la scienza an-tropologico-medica alle tematiche della disabilità. Mi trovai a coordinare il gruppo AM&D composto da Fabrizio Loce-Mandes, Massimiliano Minelli, Francesca Pistone, Giovanni Pizza, Andrea F. Ravenda, Nicoletta Sciarrino, studios* formatisi all’antropologia attraverso il Dottorato di ricerca, che avevano esplorato entrambe le tematiche in diverse aree del mondo (Europa, Africa, America meridionale).

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