Educazione sanitaria. Il viaggio più lungo di Tullio Seppilli verso l’antropologia medica
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Come citare

Falteri, P., & Bartoli, P. (2020). Educazione sanitaria. Il viaggio più lungo di Tullio Seppilli verso l’antropologia medica. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 21(49). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/447

Abstract

Educazione sanitaria. Il viaggio più lungo di Tullio Seppilli verso l’antropologia medica

Tullio Seppilli è stato il primo in Italia a proporre e sperimentare il contributo della antropologia culturale alla pianificazione e alla attuazione degli interventi di educazione alla salute. La sua attività in questo campo, iniziata nel 1954, si è sempre svolta sia sul piano teorico-metodologico, di cui fanno fede i suoi numerosi saggi e articoli, sia sul piano dell’insegnamento che si è concretizzato nella sua ininterrotta partecipazione ai corsi organizzati dal Centro sperimentale per l’educazione sanitaria. Un anno prima della sua scomparsa pubblica un importante articolo nel quale riflette, entro un quadro di riferimento marxista, sulla valenza politica della educazione alla salute a fronte dei cambiamenti culturali prodotti dal neoliberismo trionfante.

Health education. Tullio Seppilli’s longest journey towards medical anthropology

Tullio Seppilli was the first in Italy to propose and test the contribution of cultural anthropology to the planning and implementation of health education interventions. His activity in this field, which began in 1954, has always been carried out both on the theoretical-methodological level, as his numerous essays and articles testify, and on the teaching level, which has materialized in his uninterrupted participation in courses organized by the Experimental Centre for Health Education. A year before his death he published an important article in which he reflects within a Marxist frame of reference, on the political value of health.

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