Abstract
“Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”. Blood donation and in-equalities in Mexico
In Mexico, altruistic blood donation knows a very limited diffusion and the National “circulatory system” is supported mainly through/by replacement donation. This system requires the necessary replacement of blood products in the stocks of the blood centers by the contribution of replacement donors, recruited by the patient and his therapy management group. Each patient will have, in order to access health care, to recruit a sufficient number of donors, proportional to the expected consumption of blood products. In this article, I describe and analyze the donor recruitment process starting from the analysis of the narratives collected during the ethnographic fieldwork (2013-2014) in the General Hospital of Oaxaca city, in the Southern Mexico. I will try to show how the patients’ responsibilization force subjects, who occupy different positions within a hierarchical and unequal society like the Oaxacan one, in the need of use their social and economic resources in order to access medical assistance. The condition of “structural vulnerability” of a majoritarian sector of Oaxacan society is made explicit and amplified by a system that holds patients responsible for finding donors and that, consequently, blames their failures. The ability to effectively mobilize social and economic resources, the latter needed to bear the costs of travel, food and accommodation, or to convince strangers to donate in their favor, thus becomes a decisive factor in determining a more or less difficult access to blood products. In conclusion, I will show how replacement donation system contribute to transform the therapeutic space in a space of reproduction and ampli-fication of social inequalities.
“Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”. Donazione di sangue e diseguaglianze in Messico
In Messico la donazione di sangue altruista conosce una limitatissima diffusione ed è largamente maggioritaria la donazione sostitutiva. Questo sistema prevede la sostituzione degli emoderivati nelle riserve dei centri trasfusionali con dei donatori sostitutivi, reclutati dal paziente e dal suo gruppo di cura. Ogni paziente dovrà, per poter accedere alle cure, reclutare un numero congruo d donatori, proporzionale al consumo previsto di emoderivati. In quest’articolo mi propongo di descrivere e analizzare il processo di reclutamento dei donatori partendo dall’analisi delle storie raccolte durante la ricerca etnografica (2013-2014) nei corridoi dell’Hospital General della città di Oaxaca, nel Messico del Sud. Cercherò di mostrare come la responsabilizzazione dei pazienti nella ricerca dei donatori sostitutivi costringa soggetti, che occupano posizioni differenziate all’interno di una società gerarchica e ineguale come quella oaxaqueña, nella condizione di dover fare utilizzo delle proprie risorse sociali ed economiche per poter accedere all’assistenza medica di cui necessitano. La condizione di “vulnerabilità strutturale” di un settore maggioritario della società oaxaqueña viene resa esplicita e amplificata da un sistema che responsabilizza il paziente per il reperimento di donatori e che, conseguentemente, lo colpevolizza in caso di fallimento. La capacità di mobilitare efficacemente risorse sociali ed economiche, necessarie le seconde per sostenere i costi del viaggio, del vitto e dell’alloggio per i donatori, o per convincere sconosciuti a donare in proprio favore, diventa così un fattore discriminante per determinare un accesso più o meno lineare o difficoltoso agli emoderivati.