«Loro non sanno che pane mangio qui». La migrazione femminile dalla Romania: fattori disgregativi, “doppia presenza”, disagi psichici
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Come citare

Marchetti, M. (2016). «Loro non sanno che pane mangio qui». La migrazione femminile dalla Romania: fattori disgregativi, “doppia presenza”, disagi psichici. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 18(41-42). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/393

Abstract

Abstract «They do nor know which bread I eat here». Female migration from Romania: disgregation factors, “double presence”, psychic suffering This article presents part of the results of an empirical research conducted in the city of Perugia between 2013 and 2014. The research aim was to explore the relevance of social aspects as factors of risk for the health of immigrant women working as in-home caregivers for non self-sufficient elders. In Italian they are generically called “badanti” (caretakers). However a number of aspects emerged in itinere have led me to further explore some aspects specifically related to female migration from Romania. The article offers a reflection on the correlation of a number of factors that have led many Romanian women/mothers to leave their own country and families to come to Italy. The reasons for this massive and unprecedented flow cannot be reduced to the sole economic factor, but speak more widely of the women’s condition and role in their family and in society at large, of the multiple assimetries of power, of their imaginary, their desires and aspirations for the future. Through the description of a number of aspects related to their in-home nursing of the elder, multiple factors of risk emerge. These factors are partly related to their work as caregivers. The analysis explores the complex knot of emotions and relationships that the “field” of caregiving entails. Other factors of risk are related to the predicament of these women as immigrants and as “mothers from afar”, with all the difficulties and sufferings that such “double presence” entails. The mediatic circuit spreads “news” of such sufferings, experienced “here” by the women and “there” by their children (the so-called left behind). There has been talk of an Italian Syndrome (Sindrom Italia), as a new form of depression specific to immigrant women from Eastern Europe. Moreover, such diagnostic label is often extended to the children at home. The great exodus of women from the East has generated new categories such as the left behind, the above mentioned diagnostic label Sindrom Italia, new stereotypes and bias, involving the social, the mediatic and the medical spheres.

«Loro non sanno che pane mangio qui». La migrazione femminile dalla Romania: fattori disgregativi, “doppia presenza”, disagi psichici

Questo articolo presenta parte dei risultati di una ricerca empirica condotta nella città di Perugia tra il 2013 e il 2014. La ricerca si poneva l’obiettivo di evidenziare il peso del sociale nella produzione di fattori di rischio per la salute delle donne immigrate impegnate nell’accudimento di anziani non auto-sufficienti, attività genericamente detta di “badantato”. Tuttavia, una serie di elementi emersi in itinere mi hanno portato ad approfondire alcuni aspetti specificamente connessi all’emigrazione femminile dalla Romania. L’articolo propone una riflessione sul concatenamento dei vari fattori che hanno spinto molte donne-madri romene, a lasciare il proprio paese e la propria famiglia per venire in Italia. Le ragioni di questo inedito spostamento di donne non sono riconducibili ai soli fattori economici, ma interpellano la condizione e il ruolo della donna nella famiglia e nella società in generale, le multiple asimmetrie di potere, gli immaginari, i desideri e le aspirazioni per il futuro. 

Attraverso la descrizione di una serie di aspetti connessi all’attività di assistenza all’anziano, sono evidenziati i molteplici fattori di rischio per la salute delle donne migranti. Tali fattori sono riconducibili in parte all’attività di “badantato.” L’analisi include il complesso groviglio di emozioni e relazioni generate nel “campo” della cura. Altri fattori di rischio sono legati alla condizione stessa di donne-migranti e madri a distanza, con le difficoltà e le sofferenze che questa “doppia presenza” comporta. Dal circuito mediatico giungono notizie che informano sulla doppia condizione di disagio vissuta “qui” dalle donne migranti e “là” dai figli rimasti a casa (i cosiddetti left behind) e si parla di Sindrom Italia come di una nuova forma di depressione, specifica della migrazione femminile dall’Est Europa. Tuttavia, l’etichetta diagnostica di Sindrom Italia, viene sovente estesa ai figli rimasti al paese. Il grande esodo di donne da Est ha generato quindi nuove categorie come left behind, etichette diagnostiche come Sindrom Italia, nuovi stereotipi e pregiudizi diffusi a livello sociale, mediatico, medico.

 
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