Abstract
Border bodies. Ethnography of the treatment of migrants on their arrival in Lampedusa.
This essay will discuss the biopolitical management of migrants entering the Italian territory. The interpretations presented are based on fieldwork conducted on the island of Lampedusa since 2005. The analysis of the dynamics at work on the harbor dock during the “landing” phase, which is managed by border guards and humanitarian workers, will focus on the “body” of migrants as well as on the “bodies” of the other actors involved. The first part will concentrate on “landing” procedures. Particular attention will be paid to the active role of border guards in producing a specific image of the “arrivals”. Subsequently, the Coast Guard’s discourse on humanitarian action will be examined and tensions between the issue of life protection and that of borders control will be analysed. In addition, practices of negotiating pain enacted by migrants, border guards, humanitarian workers and external observers will be investigated, as well as the more general biopolitical relationship between these subjects, with a focus on matters of body and subjectivity.
Keywords: biopolitics; clandestinity; body; migration; treatment; humanitarian intervention.
Corpi di frontiera. Etnografia del trattamento dei migranti al loro arrivo a Lampedusa
Il saggio presenta alcune riflessioni intorno alla gestione biopolitica dei migranti al momento del loro arrivo sul territorio italiano. Le interpretazioni si basano su una ricerca di terreno condotta a Lampedusa a partire dal 2005. Il “corpo” dei migranti, ma anche degli altri soggetti impegnati nella loro gestione, costituirà il fulcro per un’analisi delle dinamiche in atto sulla banchina del porto durante la fase di sbarco gestita dalle forze dell’ordine e dagli operatori umanitari. Nella prima parte saranno illustrate le procedure di sbarco, con una particolare attenzione al ruolo attivo delle guardie nella produzione di un’immagine specifica degli “arrivi”. In seguito, si procederà all’analisi del discorso della Guardia Costiera sull’azione umanitaria, un tema che oscilla tra salvaguardia della vita e controllo del confine. Inoltre, saranno analizzate le pratiche di negoziazione della sofferenza da parte di migranti, forze dell’ordine, attori umanitari e osservatori esterni, e, più in generale, la relazione biopolitica tra questi soggetti in campo, con particolare attenzione ai problemi del corpo e della soggettività.
Parole chiave: biopolitica; clandestinità; corpo; migrazioni; trattamento; intervento umanitario.