Abstract
The insertion of spirit possession among the Dissociative Disorders Not Otherwise Specified of the DSM-IV-TR
The article offers a critical reading of the insertion of possession among the Dissociative Disorders Not Otherwise Specified (DDNOS) of the DSM-IV-TR. It traces the cultural roots of the recent taxonomical operation by the APA to the linkage historically established in Europe between pathological dissociation and demonic possession; to the conception of a monolithic self and the western bias against altered states of consciousness; and to the thinking of organicist biopsychiatry in relation to mental illness. Reasons of another order, specifically economic and manifested in connivance between the American Psychiatric Association and the American Psychopharmacological Association, are only touched on here. After having illustrated, through analysis of three different articles, the path that, while superficial, led nonetheless to the presumed necessity of categorizing possession (Possession Disorder, Transient Dissociative Disturbance, Trance and Possession Disorder) in a class of psychiatric disturbances, the article compares some criteria compiled by the DSM-IV-TR with examples taken from anthropological texts to highlight contradictions, inaccuracies and omissions of the Task Force that make the new dissociative disorder unserviceable.
L’inserimento della possessione spiritica tra i Disturbi Dissociativi Non Altrimenti Specificati del DSM-IV-TR
L’articolo offre una lettura critica dell’inserimento della possessione tra i Disturbi Dissociativi Non Altrimenti Specificati (DDNOS) del DSM-IV-TR. Si rintracciano le radici culturali della recente operazione tassonomica dell’APA nel nesso stabilitosi storicamente in Europa tra la dissociazione patologica e la possessione demoniaca; nella concezione di un sé monolitico e nel pregiudizio occidentale verso gli stati alterati di coscienza; nel pensiero della biopsichiatria organicista in relazione alla malattia mentale. Ragioni di altro ordine, nello specifico economiche e rappresentate dalla connivenza tra l’American Psychiatric Association e l’American Psychopharmacological Association, vengono solo accennate. Dopo avere illustrato, tramite l’analisi di tre diversi articoli, il percorso, ancorché scarno, che ha condotto alla presunta necessità di ordinare la possessione (Possession Disorder, Transient Dissociative Disturbance, Trance and Possession Disorder) in una classe di disturbi psichiatrici, si confrontano alcuni criteri individuati dai compilatori del DSM-IV-TR con esempi tratti dalla letteratura antropologica per evidenziare contraddizioni, imprecisioni e omissioni della Task Force che rendono il nuovo disturbo dissociativo inservibile.