Note per un’epistemologia politica della medicina tradizionale nel Sud del Camerun
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Come citare

Beneduce, R. (2006). Note per un’epistemologia politica della medicina tradizionale nel Sud del Camerun. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 11(21-26). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/240

Abstract

Toward a political epistemology of traditional medicine in South Cameroon

The Author puts the study of Bulu traditional medicine (South Cameroon) between epistemological and political axes. In fact, it would be misleading circumscribing the study of traditional medicine only to symbolical aspects or empirical knowledge, diagnostic categories or technical therapeutic procedures. If political parameters are for-gotten, the study risks to lose all that underlies the practices and discourses concerning the so called “traditional medicine”. In order to understand the pragmatics of local medical systems or their changes, social and political context have to be taken in con-sideration, as well as the specific “identity anxiety” of the different actors: healers, prophets, priests, patients. As it has been suggested by the “crisis’ sexuality” concept, we can propose the analogous concept of “crisis’ traditional medicine” in order to enlighten the logic of changes and the metamorphosis of semantics and pragmatics characterizing traditional medicine. This perspective makes clear how traditional medicine tries to heal, but at the same time it tries to domesticate uncertainty, private conflicts, suffering, and violence, in some case reproducing itself violence and misunderstanding. The study of local medical knowledge becomes at once the investigation of a specific knowledge and the analysis of embodied history, relationships of power and social struggles, as well as hegemonic and counterhegemonic practices.

Note per un’epistemologia politica della medicina tradizionale nel Sud del Camerun

L’Autore delinea il campo di analisi della medicina tradizionale bulu entro coordinate che sono ad uno stesso tempo epistemologiche e politiche. Come indicato da numerosi lavori medico-antropologici contemporanei, l’insistenza sulle sole dimensioni simboli- che o le conoscenze empiriche, l’analisi delle sole categorie nosologiche o delle dimensioni tecniche delle strategie terapeutiche, rischiano di lasciare ciò che dà significato alle pratiche e ai discorsi che definiscono l’universo della cosiddetta medicina tradizionale (i suoi attori, le sue categorie, gli itinerari terapeutici, l’ansia identitaria dei guaritori). La riflessione sul contesto generale consente di leggere taluni mutamenti all’interno della categoria “medicina tradizionale di crisi”, non diversamente da quanto è stato suggerito con il concetto di “sessualità di crisi”. L’indagine del sapere medico locale s’intreccia così con quello dei rapporti di potere e suggerisce di indagare le forme di contaminazione o di “alterazione” che si sono prodotte fra saperi e pratiche di origine eterogenea. Questo tipo di prospettiva evidenzia come, a partire dai discorsi sul corpo, la salute, la malattia e le sue cause mistiche, la medicina tradizionale rappresenti un insieme di strategie rivolte a governare l’incertezza, i conflitti interpersonali, la sofferenza, la violenza sociale.

 

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