Antropologia e medicina: riflessioni epistemologiche sulla co-disciplinarità nella ricerca
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Come citare

Fainzang, S. (2006). Antropologia e medicina: riflessioni epistemologiche sulla co-disciplinarità nella ricerca. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 11(21-26). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/229

Abstract

Anthropology and medicine: epistemological reflections on co-disciplinary relationships in research

In the article the author examines the difficulties inherent in the co-disciplinary rela-tionship between anthropology and medicine and the conditions leading to its devel-opment. Making a distinction between the structural aspects (regarding research stance,conceptualization, and problem definition) and the cyclical aspects (related to the trans-formations of society, in particular to the presence of new actors and new roles in thehealthcare sector) of such difficulties, the author defends the necessity for anthropol-ogy to adopt a doubly critical stance, i.e. critical not only from the political standpoint (regarding the growing inequalities in access to treatment or the economic interests underlying research policies), but also at the epistemological level. This dual criticalstance implies a necessity for re-examination of the certainties on which numerousstudies are based today, without calling their basic assumptions into question.

Antropologia e medicina: riflessioni epistemologiche sulla co-disciplinarità nella ricerca

Nell’articolo l’autore passa in rassegna le difficoltà legate alla co-disciplinarità tra an-tropologia e medicina e le condizioni della relativa realizzazione distinguendo gli aspetti strutturali (relativi all’atteggiamento di ricerca, alla concettualizzazione ed alla defini-zione delle problematiche) dagli aspetti congiunturali di tali difficoltà (dovute alle trasformazioni della società, soprattutto alla presenza di nuovi attori e di nuovi ruoli incampo sanitario). L’autore difende la necessità per l’antropologia di adottare una posi-zione doppiamente critica, cioè critica non soltanto dal punto di vista politico (rispetto allecrescenti disparità di accesso alle cure o agli interessi economici che sono alla base dellepolitiche di ricerca), ma anche sul piano epistemologico. Questo doppio dovere criticopresume di rimettere in discussione le certezze su cui si basano oggi numerose ricerchesenza interrogarsi sui relativi presupposti.

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