“Una brutta cosa”. Immagini dell’HIV-AIDS (a) tra i Gitani spagnoli
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Come citare

Otegui Pascual, R. (2003). “Una brutta cosa”. Immagini dell’HIV-AIDS (a) tra i Gitani spagnoli. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 8(15-16). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/168

Abstract

“An ugly thing”. Images of HIV-AIDS among Spanish Gypsies

This article intends to show the interpenetration of the gender and age system of the Spanish Gipsy community with its perceptions and practices related to the HIV-AIDS complex. After a historical and social analysis of the gipsy ethnic community, the hegemonic conception that different groups among the gipsy population develop around HIV-AIDS is considered. The study of the symptoms and of the physical and social consequences of declared AIDS enabled us to analyse the conceptions of the body which have their roots in the construction of subaltern “bodies”. The role of women and men as care givers when facing HIV-AIDS show very clearly how gender differences articulate, in a significant way, social relations within the Spanish Gipsy community. Finally, the social vector constituted by Gipsy masculinities and femininities offers an excellent framework for research on the physical and social prevention processes the Gipsies bring into play when facing disease.

“Una brutta cosa”. Immagini dell’HIV-AIDS tra i Gitani spagnoli

In questo articolo si vuole mettere in evidenza i legami esistenti nella comunità gitana spagnola fra il sistema di genere e di età e la percezione e le pratiche legate al complesso HIV-AIDS. Dopo un’analisi storico-sociale della comunità, viene delineata una riflessione sulla più diffusa concezione dell’AIDS nei differenti gruppi che costituiscono il collettivo gitano. Lo studio della sintomatologia e delle conseguenze fisiche e sociali dell’AIDS conclamato permette di comprendere le concezioni del corpo che si radicano nelle costruzioni subalterne dei “corpi”. Il ruolo che svolgono le donne e gli uomini al momento di prendersi cura di un malato di AIDS mostra con chiarezza le differenze di genere che articolano significativamente le relazioni sociali nella comunità gitana spagnola. Per ultimo, il vettore sociale della mascolinità e della femminilità gitane ci offre una base eccezionale per la ricerca dei processi di prevenzione fisica e sociale elaborati dal gruppo nei confronti della malattia.

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