Santi in laboratorio. Pratiche collettive di trasformazione e politiche della santità in un Centro di salute mentale
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Come citare

Minelli, M. (2003). Santi in laboratorio. Pratiche collettive di trasformazione e politiche della santità in un Centro di salute mentale. AM. Rivista Della Società Italiana Di Antropologia Medica, 8(15-16). Recuperato da https://www.amantropologiamedica.unipg.it/index.php/am/article/view/165

Abstract

Saints in laboratory. Collective transformation practices and sanctity policies in a mental health Centre

This article proposes the ethnography of daily practices in a “psycho-social rehabilitation laboratory” following the choice made by the psychiatric workers of an Italian mental health Centre (located in Gubbio, in the province of Perugia) to combine research work on local saints with the creation of a historical-hagiographic text on female sanctity in the Middle Ages. In the field of mental health, the production processes concerning objects located in a complex plot of hagiography, local history and the fabrication of sanctity are significant in order to understand the plurality and the dispersion of significant actions: reading, writing, crossing consecrated spaces, looking at sacred images, talking about a dream. Ethnographic research reveals new prospects on a number of social transformation processes (both individual and collective) for the most part invisible in laboratory work, which have a decisive impact on the health of participants and on the possibility of opening up new horizons of political debate in the local community. Being acquainted with the specificities of “collective practises” in the laboratory has two significant consequences: in the first place, it is necessary a critique on the social practices which bring into play individual and collective agency; secondly, it is important to consider the role of the relations of force in historical and social transformations of groups which tend to coagulate round specific practices.

Santi in laboratorio. Pratiche collettive di trasformazione e politiche della santità in un Centro di salute mentale

Questo articolo propone un’etnografia delle pratiche quotidiane in un “laboratorio” di “riabilitazione psico-sociale”, conseguenti alla scelta degli operatori psichiatrici di un Centro di salute mentale in Italia (Gubbio, provincia di Perugia) di combinare una ricerca sulla santità femminile medievale con la costruzione collettiva di un testo storico-agiografico. Nel campo della salute mentale, i processi di produzione di oggetti collocati in un problematico intreccio fra agiografia, storia locale e fabbricazione della santità, sono rilevanti per cogliere la pluralità e la dispersione di azioni significative: leggere, scrivere, attraversare spazi consacrati, guardare un’immagine sacra, raccontare un sogno. La ricerca etnografica apre spazi di riflessione su quei processi sociali di trasformazione (individuale e/o collettiva), in larga parte invisibili nel corso delle attività laboratoriali, che hanno un impatto decisivo sia sulla salute dei partecipanti sia sulla possibilità di aprire spazi di confronto politico nella comunità locale. Riconoscere la specificità delle “pratiche collettive” nel laboratorio ha due rilevanti conseguenze: in primo luogo, rende necessario un lavoro critico sulla prassi sociale, nei contesti cooperativi in cui viene messa direttamente in gioco la capacità di agire di ogni partecipante; in secondo luogo, rende urgente considerare il ruolo dei rapporti di forza nelle trasformazioni storiche e sociali di collettivi che tendono a coagularsi attorno a specifiche pratiche.

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